Dialoghetto sull'autoreferenzialità
La vita è un romanzo
Ci sono degli scrittori che non pensano più nemmeno solo a se stessi, ma soltanto a quello che scrivono. Senza chiedersi più come e perché lo scrivono
– Ciao, come va?
– Bene, rispondevo a delle mail dei lettori sul romanzo… Sai, pare che piaccia… E tu?
– Vedevo i Mondiali in tivù…
– Ah, come nel mio libro… Quando il protagonista invita gli amici per vedere le partite…
– Certo… E tuo marito, tutto bene?…. quando partite per le vacanze?
– Fra una settimana… Andiamo in Grecia… Come nel romanzo ricordi? quando parlo del viaggio in autostop dopo il liceo…
– Ah…
– Poi ho lasciato quella scena dell’ospedale come mi avevi consigliato… Beh, non proprio uguale…
– Ecco… E i figli verranno con voi?
– Seeee, stai fresco… E chi li vede più quelli!… Del resto anche noi alla loro età… Come dico anche nel romanzo… E voi, sempre sulle Dolomiti?
– No, quest’anno facciamo un giro in Provenza…
– Ah, che bello… Soli soletti?
– No, con una coppia di amici…
– A mbeh… I bei viaggi in doppia coppia, dove capita che si scambino i partner, come Giorgio e Franca nel libro al Mediterranee… Sai, dovevo vincere al Viareggio, ma poi… sai come vanno queste cose… Hanno fatto vincere ***, le solite beghe degli editori…
– Già…
– Sapessi come sono stufa… Era quasi meglio quando scrivevo solo per me, senza pubblicare…
– Immagino…
– Ma l’hai letto il mio libro?
– Non ancora…
– Non ancora? Ma è uscito da 4 mesi… Beh, leggilo, mi raccomando, poi fammi sapere… Mi interessa tantissimo il tuo parere… Dovrebbe piacerti… specie la fine, quando…
– Scusami, mi chiamano…. In bocca al lupo per tutto!
– Beh, comunque il libro sta andando bene… Mi dicono che….
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