Andrea Carraro
Da sabato una nuova serie

Racconti del peccato

Dopo il successo di "Testi a fronte", da sabato prossimo inizia una nuova serie di racconti inediti. Questa volta legati da un tema comune: che significa peccare?

Per parlare di “peccato”, bisogna parlare di religione. Prima della religione – ammesso che esista un prima – il peccato non esisteva.  E parliamo di religione non soltanto cristiana. L’idea del peccato c’è anche nelle altre religioni abramitiche, nel buddismo ecc. Ecco, abbiamo ideato la nostra nuova rassegna di racconti inediti (che inizieranno a uscire sabato prossimo e usciranno ogni sabato) tenendolo bene a mente. Altrimenti, avremmo potuto optare più semplicemente, e laicamente, per il “senso di colpa”. Si pecca quando si tradisce un qualche precetto soprattutto nella sfera dell’etica. L’idea del peccato attraversa tutta la storia della letteratura e dell’arte. Gli spunti e le sollecitazioni dunque sono infiniti. L’origine del peccato viene considerato nel cristianesimo un mistero ed è legata alla questione del male.

Prima del peccato originale, si diceva, l’uomo era puro e quindi non incline al male. Nel cattolicesimo si pecca solo quando vi sono consapevolezza e deliberato consenso. Per sant’Agostino il peccato è «una parola, un atto o un desiderio contrari alla Legge Eterna» che offende la natura dell’uomo ed è una minaccia verso la solidarietà umana. Quindi chiedere a uno scrittore di oggi, calato in questa tradizione, di scrivere un racconto sul peccato significa invitarlo a fare i conti – narrativamente – con tutto questo.

Stavolta, a differenza della rassegna precedente “Testo a fronte”, abbiamo ampliato la misura fino a un massimo di 8000 caratteri, operando una selezione dei racconti ricevuti non soltanto per una questione di qualità letteraria, ma anche per ragioni legate al nostro gusto e alla pregnanza con la tematica proposta, privilegiando testi che avessero una spiccata inclinazione “narrativa” e “comunicativa”. Abbiamo scelto testi caratterizzati dai più disparati registri: comico, sentimentale, fantastico, drammatico, picaresco, umoristico, tragico, melodrammatico ecc. Speriamo che la scelta – giocoforza arbitraria, come tutte le scelte umane – soddisfi i nostri lettori, che sappiamo colti ed esigenti.

Buona lettura e buone vacanze.

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