Una "mostra" e un libro d'arte
Pitture di luce
Marco Nereo Rotelli da anni rinnova i suoi esperimenti di "illuminazione artistica" a Ravello. Anche stavolta, rinnoverà il suo prodigio di illusione e incanto
«There is a place where…», c’è un posto dove… regna la bellezza. Un posto che trasuda amore. «Love»… I versi volano su una scia luminosa lungo la costa delle sirene, abbracciando i territori del sole, lì dove sono fioriti i miti, lì dove è nata la cultura ed il pensiero occidentale. La luce attraversa il mare, fluttua magicamente da Ravello a Elea, dalla Costa degli dei al Cilento di eroi e filosofi. Parla antichi linguaggi, si fa colore della vita, percorso del sapere. È una festa segreta quella che vivremo coast to coast oggi e domani quando la notte sarà illuminata dalle parole di poeti e pensatori. Che rimbalzeranno da uno schermo all’altro, dal ravellese palazzo Avino ai ruderi di Velia, proprio come i segnali di fuoco accesi sulle torri di avvistamento, portando, però, non più messaggi di guerre e di distruzione, bensì di pace e solidarietà. È il prodigio dell’arte in cui ci immergeremo, di un’arte etico-estetico-epica, quella di Marco Nereo Rotelli.
L’artista veneziano, che da anni persegue una ricerca sulla luce e sulla dimensione poetica – Harald Szeemann la definisce «un ampliamento del contesto artistico» – ci stupirà ancora con la sua capacità di aggiungere splendore a splendore. Di imbeversi del genius loci e di restituircelo nel suo incantamento, nell’immensità che è eternità. Oggi, giovedì, alle 19, su invito dell’art promoter Bruno Mansi, Rotelli sarà nella medievale dimora di Ravello modellatasi ad hotel de charme, per presentare i lavori che vi ha realizzato, site specific, in una visione sospesa dell’orizzonte che si fa materia pulsante, leggera come il battito di un’ala. Sarà l’occasione anche per presentare il raffinato libro che accompagna questa esposizione irreale, queste istantanee dell’anima, rese ancor più sublimi dal racconto dello scrittore Paolo Di Stefano e dalle foto di Monica Silva. Let’s say blu, diciamo azzurro… La luce è pittura e scultura, si culla del blu di cielo-mare, assorbe i sogni e, cavalcando le onde, li proietta in universi paralleli.
«We are where we’ve never been»”, noi siamo dove non siamo mai stati… Eccoci trasportati da questo mobile scintillio verso altre sponde, altri altrove sospirati. L’approdo è la focea Velia, cuore della Magna Grecia. Qui domani Rotelli scriverà la sua pagina luminosa di poesia con l’installazione ideata nell’ambito del progetto «La via dell’essere» del Forum internazionale delle culture, a cura di Franco Ferrari con l’affiancamento tecnico-scientifico di Paola de Roberto e Anna Motta. La torre e l’acropoli si trasformano nel luogo del logos, in un tributo a Parmenide fatto di parole e di luce, di segni, codici misteriosi e simboli. L’artista si è avvalso del prezioso contributo dei professori Francesco Fronterotta e Luigi Vecchio che hanno selezionato alcuni scritti del filosofo eleatico. Li ascolteremo anche durante la passeggiata archeologico-filosofica, ore 20, condotta dai due docenti e resa viva dalla lettura-performance dell’attore Francesco Puccio: un viaggio emozionale verso mondi e modi di essere.