Alessandro Boschi
Cartolina da Cannes

Monica, la ciliegina

Da Monica Bellucci che scherza su se stessa alla passerella di Sylvester Stallone: i francesi amano il divismo. Ma anche il film-rivelazione delle sorelle Alice & Alba Rohrwacher

Ai francesi le star piacciono davvero molto, ne vanno addirittura pazzi. Persino se vengono dall’Umbria che, consentitecelo, non è esattamente il Colorado del glamour. Ma ci sono le eccezioni, e quella costituita da Monica Bellucci da Città di Castello, anzi, da Selci Lama, è una delle più clamorose. La sua passerella è stata caratterizzata da una vera a e propria muraglia umana, con gente di ogni categoria ed estrazione sociale ed esistenziale. Ai francesi Monica piace davvero molto, e deve essere stato un brutto colpo la fine della sua relazione con il bel tenebroso Vincent Cassel. Ma se i matrimoni passano, le star in un modo o nell’altro restano. Anche come attrici in un film d’autore quale l’attesissimo Le meraviglie della premiata ditta Alice & Alba Rohrwachern (nella foto qui sotto), molto applaudite dal pubblico internazionale e abbastanza applaudite dal pubblico nostrano. Un nuovo caso tipo quello de La grande bellezza? Magari, viene da dire. Ma certo il film è molto diverso e ha conquistato, di fatto, i favori di alcuni di quei giurati che decideranno l’esito di questa 67^ edizione di Cannes.

Alice & Alba RohrwacherLa quale non è forse all’altezza di quella passata, davvero difficilmente ripetibile per qualità, ma comunque qualche bel film al momento ce lo ha già regalato. Ad esempio Homesman di Tommy Lee Jones, udite udite, un western in concorso, vivaddio. Oppure Winter Sleep del turco Nuri Bilge Ceylan. Di certo non Saint Laurent versione Bertrand Bonello, opera sostanzialmente difforme dell’appena uscito Yves Saint Laurent di Jalil Lespert ma sempre distante da un soddisfacente risultato, a dimostrazione che lo stile, e l’avrebbe detto Saint Laurent stesso, può essere diverso ma non può fare a meno di forma e sostanza. Ma, come dicevamo, ai francesi piacciono le star. E poco importa se Grace di Monaco, film d’apertura interpretato da una scintillante Nicole Kidman oramai vittima della realtà aumentata dei suoi ritocchi, sia stato contestato (termine esagerato) e snobbato dalla famiglia Ranieri. Anzi, forse è pure stato un bene. Di certo proiettare in Francia un film che racconta la storia, non sottilizziamo come, della musa di Alfred Hitchcock, la meravigliosa Grace Kelly, andata in sposa al Principe di Monaco e poi tragicamente scomparsa, è sempre una roba grossa. Esattamente come i muscoli dei protagonisti di Expendables 3, sfilati ieri in pompa magna a bordo di un improbabile carro armato. Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Arnold Schwarzenegger,Terry Crews e Randy Couture, ai quali va aggiunto Harrison Ford. Ora ditemi voi quale altro film può vantare un cast del genere. Certo, non saranno tutti degli Ermete Zacconi, ma andate voi a dirglielo. Nemmeno Monica Bellucci è un’attrice straordinaria, ma ha fascino e soprattutto intelligenza. Ammesso e non concesso che non siano sinonimi. E infatti fino ad ora è sua la più bella battuta del festival: «Nel film di Alice Rohrwacher  io sono solo la ciliegina sulla torta… ma accipicchia… davvero una gran bella ciliegina». Umbri, ti fregano sempre.

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