Marco Fiorletta
Un libro di Stampalternativa

Il Bignami del crimine

SI intitola "Roma assassina e criminale" un saggio di Aldo Musci e Marco Minicangeli che racconta la storia d'Italia attraverso la cronaca nera. Un florilegio di casi; molti rimasti senza soluzione

Esiste una categoria di libri di genere che tratta esclusivamente la storia del crimine a Roma. Crimine che s’intreccia spesso, a torto o a ragione, con personaggi legati alla politica, ai poteri forti, o ai cosiddetti servizi deviati per non parlare degli ambienti ecclesiastici o del terrorismo nazionale e internazionale. D’altronde, non potrebbe essere diversamente essendo la Capitale, secondo alcuni, l’origine di tutti i mali. Ogni delitto compiuto a Roma ha eco nazionale e, in alcuni casi, anche oltre. Si potrebbe liquidare così la fatica di Aldo Musci e Marco Minicangeli, Roma assassina e criminale, Il libro nero della Capitale – 70 anni di delitti e misteri, Stampa Alternativa 2014, 464 pagine, 20€ (sul sito http://www.stampalternativa.it, 17 Euro), ma non sarebbe giusto.

roma criminale e assassinaCon la lettura dei tanti casi, risolti o meno, si ripercorre la storia di Roma dal dopoguerra ai giorni nostri. Non solo la storia di Roma o d’Italia, ma anche l’evoluzione del costume, della criminalità, dell’assuefazione al peggio che cambia pelle, dell’infiltrazione del crimine organizzato nella capitale che scalza la piccola malavita locale un po’ bullesca e coatta. Salto di qualità che porta alla tanto famosa Banda della Magliana di cui ancora oggi ogni tanto spunta un personaggio e ai suoi legami con le grandi organizzazioni delinquenziali e alle collusioni con i servizi segreti e alla criminalità politica. E poi gli anni del dopoguerra, con gli omicidi fatti anche per invidia di una pelliccia o quelli del boom economico e quelli a sfondo sessuale, o l’influenza dei traffici di droga. Nulla cambia, è vero, la sostanza rimane la stessa: il morto, l’omicida e le motivazioni. Cambiano invece i modi, la ferocia, i mezzi e la tecnica di affrontare la criminalità.

Una cosa resta costante nel tempo, l’uccisione delle donne. Ora si chiama femminicidio; una volta, e molti lo fanno ancora, si mascherava il tutto con il delitto d’onore, l’impeto di gelosia, la momentanea follia e tanti altri ipocriti modi di mascherare gli omicidi declinati al femminile.

Il libro raccontata i casi in modo breve ma esaustivo, dividendoli per periodi temporali e di genere. Si possono così trovare I gialli classici del neorealismo o Il lato oscuro dell’eros e Gli orrori metropolitani per non parlare di Fuorilegge e Gangster all’amatriciana tanto per citarne alcuni. Una storia di Roma e d’Italia fatta con la cronaca nera e con sapienti inserti d’analisi sociologica delle condizioni che mutano. Un Bignami del crimine che fornisce le notizie essenziali per i cultori ma anche per chi vuole capire l’evoluzione della società e del crimine ad essa correlata. Ma anche un atto d’amore verso questa città: Amore per le sue bellezze. Odio per le sue nequizie e per i luoghi comuni che la sviliscono.

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