Alessandro Boschi
Omaggio a un maestro del cinema

Monumento a Reitz

Arriva sul mercato un cofanetto di dvd che ripropone alcuni lungometraggi e una serie di cortometraggi "perduti" del grande regista tedesco. Un'iniziativa che ci consente di ripercorrere la genesi del suo capolavoro: "Heimat"

Va detta, questa cosa va detta: onore alla Ripley’s Home Video, che con un’operazione piuttosto rischiosa ci permette di recuperare alcune opere tra le meno conosciute del grande Edgar Reitz, il regista tedesco nato nel 1932, esattamente a Morbach, nella allora RFT. Arriva infatti sul mercato un cofanetto contenente alcuni suoi lungometraggi, tra i quali Mahlzeiten, Leone d’Argento a Venezia nel 1967 come opera prima, e sei cortometraggi realizzati tra la fine degli anni ’50 e la fine degli anni ’80.

Heimat edgar reitzL’uscita della Ripley’s ci permette di comprendere la genesi di quella che è considerata la più grande opera, ancora in divenire, del regista, vale a dire la celebratissima Heimat, di cui è stato proiettato Die Andere Heimat – Chronik einer Sehnsucht (Home from Home – Chronicle of a Vision) durante l’ultima Mostra di Venezia.

Dopo la dichiarazione di morte del Junger/Neuer Deutscher Film, il Giovane Nuovo Cinema Tedesco (un po’, anzi molto, sul modello della Nouvelle Vague francesce), dichiarazione firmata nel 1962 tra gli altri anche da Alexander Kluge, Edgar Reitz si dedicò quasi esclusivamente ad operazioni sperimentali che non sempre ebbero un impatto positivo su pubblico e critica. Adesso, con il supporto anche di interviste esclusive ad Edgar Reitz,  abbiamo la possibilità di rivedere queste opere, che ci aiutano a comprendere da dove nascano i presupposti per la monumentale e più importante produzione  di uno dei più grandi registi viventi.

Prezioso il booklet allegato con un saggio di Giovanni Spagnoletti.

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