Una nuova tendenza scenica
Il teatro è dei vecchi
Dopo la nomina di Giorgio Albertazzi alla direzione del Teatro Cilea di Reggio Calabria, si prepara un Premio “Teatro e Geriatria”, destinato al miglior attore esordiente over 65, assegnato da una giuria di direttori artistici di teatro italiani rigorosamente over 75. Ossia: quasi tutti
Considerato il crescente numero di anziani non professionisti che sempre più spesso calcano le scene italiane al posto di attori e danzatori professionisti, si registrano inusitate e imprevedibili reazioni.
Il centro anziani di Reggello è sotto stato d’assedio da circa 12 giorni. Quattro giovani registi cercano infatti di convincere oltre 40 anziani a partecipare ad uno spettacolo, che si sono barricati dentro la bocciofila sede del “Centro anziani U. Saba”, e allo slogan “Sì alle bocce no al teatro” rifiutano di arrendersi. Il portavoce degli anziani ha affermato: “non ne possiamo più di fare teatro, vogliamo giocare a scopa, lasciateci stare”. Si attendono sviluppi sulla vicenda.
È arrivata anche la notizia di un 75ennedi Castelguelfo, in provincia di Novara, che, poco prima di andare in scena, ha avuto una crisi di pianto. Dovendo interpretare un monologo sulla sua memoria del conflitto mondiale, ha reclamato il suo diritto di stare a casa a vedere la partita nel posticipo del mercoledì invece di fare la replica.
Diverso quanto accaduto a Lampugnano, nell’entroterra aretino. Qui un gruppo di anziani del Pd ha dato vita a una agenzia di collocamento, anche centro di produzione: quella che era la vecchia Casa del Popolo, ormai in disuso, è stata trasformata, con pochi decisi interventi, in sala prove, studio di registrazione, set tv. Gli anziani di Lampugnano hanno proposto un pacchetto di tre danzatrici/danzatori e tre attrici/attori al minimo sindacale per ogni tipo di spettacolo. Garantiscono preparazione nei balli di sala (liscio, polka, valzer) nonché capacità di cucinare salsicce alla brace, pici all’aglio e panini con la porchetta. Il vino rosso lo portano loro.
Ultima notizia è quella che arriva dalla Protezione Civile di Massapiglia Superiore, in provincia di Avellino. Sembra, dunque, ma la notizia non è confermata, che tutti gli anziani siano letteralmente spariti dalla circolazione all’apertura di due laboratori teatrali voluti dall’assessorato alla cultura del piccolo comune. Sono iniziate le ricerche degli scomparsi (non meno di cento, molti dei quali ambitissimi ultra ottantenni) e non si escludono piste, anche se sembra si siano imbarcati tutti per una crociera ai caraibi.
Diverso invece il caso del coreografo Virgilio Sieni, che sta regalando poetiche seconde e terze giovinezze a signore e signori di tutta Italia: artigiani, casalinghe, pensionati, trovano rinnovate energie nelle creaazioni di Sieni. Ma tutto ciò ha procurato allarme negli uffici del Comune di Firenze, visto il costante assembramento di anziani di fronte al cittadino teatro Cango, in oltrarno, dove da tempo opera Sieni. Si registrano code infinite, pari a quelle per i provini del Grande Fratello. Visti i problemi generali di salute, e in particolare di incontinenza, degli aspiranti danzatori agee, il Comune è stato costretto a provvedere la zona di stazioni di riposo, ambulatori mobili, bagni chimici. Il sindaco di Firenze, notoriamente favorevole alla “rottamazione” in ogni settore, ha alzato una vibrante protesta in consiglio comunale, invitando i registi italiani a smetterla di coinvolgere “tutti sti vecchi” negli spettacoli. L’appello è stato immediatamente accolto dal fantomatico sindacato attori italiani, che ha ricordato la presenza, in Italia, di numerosi attori e attrici, danzatori e danzatrici tendenzialmente disoccupati ma abbastanza bravi da poter interpretare anche il ruolo degli anziani.
Intanto, mentre Claudio Abbado (80 anni) è nominato senatore a vita, e Giorgio Albertazzi (90 anni) è fresco di incarico come direttore del “Cilea” di Reggio Calabria, anche il teatro professionale si organizza: è nato il Premio “Teatro e Geriatria”, destinato al miglior attore esordiente over 65, assegnato da una giuria di direttori artistici di teatro italiani rigorosamente over 75. Quasi tutti.